giovedì 1 novembre 2018

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Via libera dalla BCE: l'archeologia tarantina presente nelle nuove banconote Euro della serie "Europa"



Il mese scorso la Banca Centrale Europea ha dato il via libera ai grossi tagli delle nuove banconote Euro della serie "Europa". Dopo le banconote da 5, 10, 20 e 50 adesso anche le 100 e le 200 saranno sostituite con la nuova serie.

Su tutte le nuove banconote Euro della serie "Europa" è presente il volto della principessa Europa tratto da un cratere a campana a figure rosse del 360 a.c. proveniente da Taranto (colonia greca) e ora conservato al Louvre.



L'archeologia tarantina presta la sua arte e la sua cultura alla moneta ufficiale dell'Unione Europea ed è presente quindi nelle tasche dei 336.770.000 europei.

Le nuove banconote della serie Europa stanno progressivamente sostituendo la vecchia serie nel mercato europeo e all'estero 





lunedì 21 maggio 2018

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Isola del Borgo Antico di Taranto: una nuotata fra millenni di storia

Una splendida domenica di Maggio, il sole che splende su uno dei mari più belli e rinomati del mondo. Siamo nel borgo antico di Taranto, una delle più famose località del Salento al centro di quella Puglia che ogni anni macina record di presenze turistiche.



Dopo le visite guidate al Museo Ipogeo Spartano ci concediamo il tempo per un bagno nello splendido mare di Taranto.

Fra gli scogli della battigia del versante mar grande dell'Isola del Borgo Antico è possibile scorgere qui e lì i resti del muro di cinta della città greca.

Perchè a Taranto anche il bagno è culturale, una nuotata fra millenni di storia









giovedì 3 maggio 2018

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Museo Spartano: iniziati i lavori di ripristino delle ceramiche di Casa della Marchesa



Sono iniziati da pochi giorni i lavori di ripristino delle mattonelle in ceramica di Vietri di Casa della Marchesa de Beaumont, una delle poche testimonianze visibili della nobiltà del '600 tarantino

I mattoni sono stati rubati l'anno scorso e recuperati in seguito all'intervento della Polizia di Stato che ha riconsegnato le preziose maioliche alla dimora nobiliare.





L'intervento di ripristino è complesso perchè bisogna rispettare l'estetica decorativa e molte mattonelle sono state rotte durante il furto.

La famiglia Bellacicco, proprietaria della dimora visitabile durante il tour del museo spartano, conta di riconsegnare l'antico palazzo in tutto il suo splendore prima dell'inizio dell'estate per consentire a turisti e visitatori di visitare una delle perle dell'Isola del Borgo Antico di Taranto


venerdì 9 marzo 2018

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Isola borgo antico, bastione Marrese in decadenza: che figura facciamo con i turisti tedeschi?

In questa settimana abbiamo ospitato al Museo Ipogeo Spartano un gruppo di dirigenti tedeschi di una nota casa automobilistica in visita a Taranto per ammirare le sue bellezze storiche e culturali.

Nel corso della visita al Museo gli ospiti tedeschi hanno ammirato uno spaccato della millenaria storia di Taranto passando dall'VIII sec a.C dell'ipogeo fino alla rappresentazione della nobiltà del '600 tarantino visibile all'interno della casa della marchesa de beaumont bonelli.

Al termine della visita i nostri ospiti si sono trattenuti per ammirare la  rada del mar Grande dal bastione Marrese, la piazzetta antistante lo storico palazzo d'Ayala Valva, soffermandosi purtroppo sul degrado del bastione che offriva ai loro occhi sporcizia, erbacce, blocchi di cemento, vetri dei lucernari rotti e pezzi di ferro arrugginiti.








Il piano di calpestio della piazzetta è sconnesso e non è  agibile per i disabili a causa della presenza di numerose (ed esteticamente orribili) barriere architettoniche in cemento deteriorato.

I lucernari del sottostante ipogeo di palazzo d'Ayala Valva sono rotti e costituiscono un pericolo per i fruitori della piazzetta oltre a consentire l'infiltrazione di acqua all'interno delle strutture sotterranee.



Lo storico bastione Marrese, situato in uno dei punti più belli della ringhiera mar grande dell'isola del borgo antico, potrebbe essere una attrattiva turistica importante se fosse manutenuto seriamente, magari con l'installazione di panchine consone  (quelle attuali sono degli orribili cubi di cemento) e una ridistribuzione degli spazi in funzione di piazzetta pubblica per anziani, bambini e disabili.

Immaginate di ammirare uno degli splendidi tramonti sul mare di Taranto da una piazza che affaccia direttamente sulla rada.

Il recupero del centro storico di Taranto deve cominciare subito dalle piccole cose e dall'attenzione minuziosa al  decoro urbano.

All'amministrazione comunale Melucci, che rispetto alla precedente ha dimostrato maggiore attenzione e dinamismo, chiediamo di intervenire per il ripristino del decoro della piazzetta al fine di consentire una normale fruizione del bastione Marrese 

martedì 20 febbraio 2018

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La Regione Puglia taglia i fondi per il Magna Grecia di Taranto. L'assessore Capone come l'arbitro Moreno: "Ci spiace, può succedere"


Ci risiamo. Una nuova Italia-Corea 2002. 
Questa volta l'Italia è interpretata da Taranto, la Corea da Bari e Lecce e il famoso e amato arbitro Byron Moreno dall'assessore regionale alle attività culturali Loredana Capone

"Ci spiace ma può succedere"

Con queste parole l'assessore regionale Loredana Capone ha commentato il taglio dei finanziamenti alle attività culturali da parte della Regione Puglia (triennio 2017-2019)  ad uno dei più importanti convegni archeologici d'Italia, quello sulla Magna Grecia, organizzato dall'Istituto sulla Storia e Archeologia della Magna Grecia che vanta più di mezzo secolo di tradizione.



Ufficialmente il convegno non avrebbe rispettato i termini del bando regionale.
In realtà la sua colpa è quella di essere organizzato a Taranto, la città che all'interno della ripartizione dei fondi beneficia del 4% dei finanziamenti in confronto al 40% di Bari e al 30% di Lecce (la città dell'assessore Capone).

Il fatto che il convegno sia di gran lunga il più importante dal punto di vista culturale passa in secondo piano di fronte al fatto che mancano meno di 2 settimane al 4 Marzo e questo l'assessore Capone lo sa molto bene. 


Che Loredana Capone non ami Taranto lo si era capito fin dall'inizio del suo mandato. In Regione Puglia vale la regola del "mors tua, vita mea" e se l'assessore prende i voti a Lecce è li che si concentrano i progetti più culturalmente degni di finanziamento anche se si parla di una sagra della salsiccia in una piazza paesana.  

Di Bari è inutile parlare. Bari, il bidone aspiratutto, è Dubai

A rileggere bene le parole di Loredana Capone ci si rende conto che questa volta siamo andati oltre: sono le parole di chi, forte di una solida copertura politica, si può permettere di deridere con strafottenza chi  non ha una autorevole rappresentanza in regione. Ai tarantini si può fare qualsiasi cosa e si possono anche prendere in giro, tanto oltre ai post su fb e qualche manifestazione di piazza con i soliti 4 gatti non si va.

Esattamente come per la soprintendenza che fu cancellata 2 anni fa in favore di Lecce.

L'episodio ricorda in modo impressionante la partita Italia-Corea del 2002, il match truccato perso dall'Italia a causa dell'arbitro Byron Moreno che aveva il preciso compito di far vincere la squadra coreana che ospitava i mondiali. 
Una fotografia che ha fatto il giro del mondo raffigura l'allenatore dell'Italia Trapattoni mentre calcia una bottiglia d'acqua urlando contro un commissario della Fifa che, protetto dalle tribune, sorride strafottente dicendo: "Ci spiace, può succedere"

La Capone dovrà pagare i diritti al commissario Fifa. 

L'Italia uscì ingiustamente dai mondiali e a nulla valsero le proteste di una nazione intera contro il più clamoroso imbroglio della storia dei mondiali di calcio.


Le regole sono le regole e possono essere ampiamente interpretate da chi in quel momento ha il ruolo dell'arbitro 

Il potere è uguale in tutte le parti del mondo. Non conta chi abbia ragione e chi torto, non contano  bandi e avvisi pubblici. 
Conta solo chi ha il coltello dalla parte del manico.   

E Taranto ha sempre la testa dentro la bocca della tigre. La regione Puglia appunto, con tutta la sua potente truppa barese e leccese pronta a sbranare il gattino Taranto. 
E come disse Winston Churchill: non puoi trattare con una tigre quando hai la testa dentro la sua bocca.


Ad essere sinceri la colpa non è dell'assessore Capone. E' normale che faccia gli interessi del suo territorio e lo faccia, ovviamente, a discapito della provincia pugliese più debole con la copertura del presidente Emiliano che nel prendere in giro la città è ormai campione olimpionico. 

Meno normale è la cronica debolezza della classe politica tarantina. 
E' lecito chiedersi se con Gianni Liviano assessore regionale alla cultura questa cosa sarebbe successa. 
Probabilmente no ma sappiamo tutti come è finita quella vicenda.

Anche all'epoca dimostrammo  ingenuità nei confronti degli scafati pescecani regionali che riservarono al consigliere tarantino una trappola per rimuoverlo dall'incarico. 

Che fare allora?



Una possibile soluzione è staccarci dalla Puglia e andare con la Basilicata seguendo le orme della Terra della Magna Grecia.

E' questo l'obiettivo del referendum proposto dall'avv. Russo. L'idea è buona perchè a differenza dei nostri "compagni" pugliesi i lucani non sono geneticamente predisposti allo sciacallaggio e vedono in Taranto una grande opportunità di crescita reciproca. 

Sono numerosi i contatti fra molte associazioni culturali tarantine (fra cui la nostra) e i lucani e ovunque si riscontra autentico spirito di fratellanza e collaborazione. 

Ricordiamo che se Taranto ha un Frecciarossa 1000 che arriva fino a Roma e Milano il merito è della regione Basilicata che ha ottenuto un treno veloce che passasse per i suoi confini.



Conviene?
La risposta è: Si. Vorrebbe dire avere aeroporto, porto, città metropolitana e una sanità da paese al nord dell'equatore senza andare ad elemosinare piatti di riso a Bari.

E' storicamente credibile?
La risposta è: Si. La prov di Taranto fa parte sia dell'Arco Ionico magno greco che del Salento, con la Terra d'Otranto che andava da Leuca a Matera. La Puglia storicamente non è mai esistita, è una invenzione amministrativa del 1946 in seguito ad un accordo politico fra Aldo Moro e Palmiro Togliatti.

C'è qualche possibilità?
La risposta è: Si, ma le resistenze saranno enormi. Per la Puglia vorrebbe dire perdere la seconda provincia per pil e pil pro capite, 600.000 abitanti e un territorio di colonia dove razziare, depredare e seminare sale grosso. Per i baresi vorrebbe dire perdere circa 1/4 dei fondi regionali che vengono spesi (a Bari). Piuttosto rinunciano a San Nicola.

Conviene  raccogliere le firme e votare?
La risposta è: Si. Perchè se vince il Si potrebbe essere comunque una carta in più da giocare in consiglio regionale

Roberto Bellacicco
studente universitario



mercoledì 17 gennaio 2018

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ZTL centro storico Taranto e pedonalizzazione ringhiera? Si può e si deve fare



di Roberto Bellacicco 

Da qualche settimana è tornato alla ribalta il dibattito circa la pedonalizzazione della ringhiera del centro storico di Taranto. 

La proposta, in realtà non nuova, è arrivata all'attenzione della nuova giunta comunale che ne sta studiando la fattibilità dopo l'immobilità dei 10 anni di amministrazione Stefàno. 

Come ricorderete qualche anno fa il traffico veicolare sulla ringhiera ha causato, dopo la sciagurata decisione di installare i cordoli, il danneggiamento ancora visibile di alcuni palazzi storici ad opera di camion e pullman.

Una simile eventualità in altre città non sarebbe ipotizzabile neanche in un fantasioso romanzo horror.

A Taranto invece non solo è successo ma non è stato fatto nulla per impedire il ripetersi di altri incidenti.

La pedonalizzazione della ringhiera del centro storico non è solo auspicabile ma necessaria al rilancio dell'Isola. La doppia corsia (una per senso di marcia) si potrebbe realizzare in via Garibaldi, dove esiste un bellissimo lungomare che consentirebbe anche le passeggiate ai pedoni.

La realizzazione della doppia corsia in via Garibaldi dovrebbe essere accompagnata anche da una limitazione del traffico veicolare (ZTL) nel centro storico a soli utenti selezionati (taxi, ambulanze, medici, residenti, commercianti etc.) mediante sistema di videocamere poste sui due ponti in modo tale da decongestionare il quartiere.

I servizi di trasporto pubblico dovrebbero provvedere una serie di piccoli bus elettrici dedicati solo al centro storico con fermate ogni 15 minuti a partenza da Cimino, zona Croce in quartiere Tamburi e borgo umbertino dove dovrebbero essere ubicati alcuni parcheggi scambiatori (condivisibile la proposta del dott Romandini di un parcheggio multipiano in zona arsenale)

Possono essere previste specifiche eccezioni per chi offre un servizio turistico come il bellissimo apecar di “Taranto in calessino” che da diversi mesi svolge la sua attività.

Rammento che in nessuna città moderna del mondo è consentita la totale viabilità stradale nei centri storici che per loro natura sono, e devono essere, pedonali, ciclabili e dotati di ZTL

Da 6 anni vivo per motivi di studio a Parma, una delle città più progredite del Nord Italia, dove la ZTL (zona a traffico limitato) ha estensione maggiore della somma del nostro borgo antico e borgo umbertino.

A Parma non esiste la mentalità tarantina di recarsi in centro con la macchina e parcheggiare di fronte al negozio per fare compere.

I non residenti che devono recarsi in centro ci vanno in bicicletta (e stiamo parlando di una fredda e piovosa città padana) o con i bus elettrici a partenza dai parcheggi.

I commercianti non protestano per la ZTL, anzi chiedono un sempre maggiore ampliamento della stessa perchè sanno molto bene, e il dato è confermato dall'esperienza di migliaia di città nel mondo, che la pedonalizzazione accompagnata da potenziamento del trasporto pubblico serve a rilanciare le attività commerciali e non il contrario 

Chi dal centro città deve recarsi in provincia o nei quartieri tamburi e Paolo VI può rapidamente raggiungere tali mete utilizzando il ponte punta penna che è stato costruito proprio per questo motivo e che presto (speriamo) sarà collegato con la tangenziale Sud.  Non è una tragedia e i vantaggi sono enormi confrontati con gli svantaggi. 

Questa è la cosa più logica da fare e le ricadute positive su tutto il centro storico sarebbero: riduzione delle emissioni acustiche ed inquinati, aumento della vivibilità e rilancio delle attività commerciali e turistiche. Da studente di medicina ricordo che le emissioni dei gas di scarico delle auto sono una delle prime cause di morte per patologie respiratorie nelle grandi città.

Immaginate di parcheggiare la macchina in un parcheggio posto in quartiere tamburi o borgo umbertino e poi recarsi nel centro storico con un bus elettrico o con una bicicletta presa mediante sistema di bike sharing magari con un ticket omnicomprensivo fornito gratuitamente o con forti sconti a studenti, anziani e meno abbienti.

Immaginate un lungomare pedonale di 2,5 km che va dal ponte di pietra fino all'inizio di Viale Virgilio (ristorante Nautilus). Diventerebbe il più esteso lungomare pedonale d'Italia.  

Sembra un futuro lontano anni luce.
E' in realtà il passato perchè in altre città è stato realizzato almeno 15 anni fa.

Non stiamo dunque ragionando di un qualcosa di nuovo bensì di un modello di viabilità ben sperimentato e dalla sicura efficacia che deve essere adattato al caso di Taranto.

A consiglieri comunali lancio una sfida: sarebbero disposti a rinunciare alle auto e parcheggiare al di qua del ponte girevole trasformando piazza castello da scomposto e disordinato parcheggio a prestigiosa piazza interamente pedonale in grado di offrire in pochi metri una passeggiata storica compresa fra il VI sec. a.C (tempio dorico) e il XV sec (castello aragonese)?

Sarebbe qualcosa di eccezionalmente bello. 
Come eccezionalmente bella è la città di Taranto.


lunedì 28 agosto 2017

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Estate 2017: boom di turisti nel borgo antico di Taranto (+13%)


L'ass culturale Filonide comunica che durante i due mesi estivi di Luglio ed Agosto il Museo Ipogeo Spartano di Taranto ha realizzato il 13% di presenze in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. I visitatori risultano provenienti da tutta Italia (72%) e dai paesi esteri (28%), prevalentemente europei. Interessante notare il fatto che per la prima volta da anni il numero di visitatori provenienti da fuori città ha superato il numero di visitatori locali. Il Museo Ipogeo Spartano, con i due giorni di apertura fissa più i giorni di apertura straordinaria,  è stato aperto ai visitatori quasi tutti  i giorni offrendo a turisti  uno spaccato della storia della città di Taranto con particolare attenzione agli ambienti sotterranei la cui messa in luce è cominciata 15 anni fa con il recupero e valorizzazione della struttura ipogea.

Il borgo antico nel suo complesso è stato meta importante di turismo  grazie alle variegate offerte storico-culturali proposte anche da privati e associazioni. 


Il dato statistico è in linea con il trend turistico positivo realizzato dalla città di Taranto e dalla sua provincia e riportato dalle maggiori associazioni di categoria. L'analisi dei dati mette in evidenza come di anno in anno si stia sviluppando sempre più una nuova economia basata sulle bellezze che il nostro territorio offre e che sono potenzialmente di notevole attrazione per il turismo nazionale ed internazionale.

I visitatori hanno dimostrato il loro gradimento con le numerose recensioni sui siti turistici nazionali ed esteri.  In relazione alle notevoli richieste il Museo Ipogeo Spartano proseguirà anche a settembre con la duplice apertura del mercoledì (ore 20) e domenica (ore 11) più eventuali aperture straordinarie su richiesta di gruppi.

Info e prenotazioni: 330438646



sabato 22 luglio 2017

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La pinna nobilis a Taranto

Per grandissima fortuna nei mari di Taranto sono ricomparse le pinne nobilis overo le paricelle, mollusco di mare da dove gli antichi tarantini ricavavano il bisso. I fondali della rada e del mar piccolo sono disseminati da tantissimi piccoli esemplari in fase di crescita ed osservare gli stessi è uno spettacolo naturalistico. Putroppo tanti non sanno che trattasi di specie protetta con relativo divieto di pesca per cui pinnando in fondo al mare si ritrovano tante valve vuote frutto di stupida estirpazione senza alcuno scopo se non distruggere tali preziosissimi ed importantissimi " frutti di mare" Vogliamo lanciare la campagna "SAVE THE PARICEL" per senzibilizzare i bagnanti a contribuire operativamente al salvataggio di tale patrimonio sconsigliando la pesca e dando informazioni



Nelle foto si mostrano le valve vuote frutto di pesca vandalica e pinne nobilis vive in fase di crescita.

giovedì 20 luglio 2017

venerdì 14 luglio 2017

giovedì 13 luglio 2017

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Polizia di Stato e casa de beaumont bonelli bellacicco, nuovi recuperi.

Casa De Beaumont Bonelli nel borgo antico: la Polizia di Stato implacabile


La Polizia di Stato prosegue le indagini sui furti di preziosi manufatti nel borgo antico e mette a segno per la seconda volta una brillante operazione di recupero delle preziose maioliche di Vietri del 1600 di casa De Beaumont Bonelli Bellacicco.

Questa volta le operazioni si sono estese a Lecce ed hanno consentito il recupero di tante mattonelle non solo di Palazzo De Beaumont ma anche di tanti altri palazzi nobiliari sfregiati dalla azione dei malviventi che agivano in maniera mirata. 

La squadra operativa coadiuvata dall’Ispettore Mario Bianchini col supporto degli organismi giudiziari ha consentito di restituire al centro storico quei manufatti che insieme ad altri rendono l’isola uno scrigno prezioso balzato all’attenzione dei numerosi turisti nazionali ed esteri che da qualche tempo affollano la nostra città.

La rinascita del territorio con la sua diversificazione economica ha bisogno della partecipazione di tutti ognuno con le proprie competenze e l’azione delle forze dell’ordine riveste un tassello fondamentale.

Il centro culturale Filonide Museo spartano plaude a questo rigoroso impegno e ringrazia le forze dell’ordine che con la loro inesauribile azione danno una concreta dimostrazione che lo Stato c’è.

Con l’importante secondo recupero di maioliche casa De Beaumont Bonelli Bellacicco tornerà al suo antico splendore e continuerà ad essere meta di turisti e visitatori locali con le sue visite guidate a beneficio del rilancio di tutto il borgo antico

Centro culturale Filonide
Museo ipogeo spartano.







domenica 9 luglio 2017

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Lonely Planet fa retrofront ed elogia Taranto nella nuova guida 2017

"Dismessi i luoghi comuni Taranto è una città da vedere. Innanzitutto perchè è bellissima e poi perchè come Napoli o Palermo è un viaggio che non si compone solo di cartoline idilliache ma anche di luoghi veri, dove splendide memorie del passato convivono con i problemi del presente ma anche con i germi del futuro riscatto"
[Lonely Planet 2017]

Ricordate la polemica con il gigante del turismo mondiale Lonely Planet che nella guida 2016 sconsigliava la visita di Taranto?

Dopo le enormi polemiche e lo stato di indignazione che ha suscitato in città il vergognoso articolo su Taranto uscito nella guida 2016, Lonely Planet ha deciso di inviare nuovamente un giornalista (questa volta per raccontare la realtà in modo oggettivo) nella nostra città per la nuova edizione 2017 della guida

L'anno scorso abbiamo accolto il giornalista al Museo Spartano mostrando le bellezze della nostra città e spiegando la colossale cantonata presa dal suo precedente collega, sicuramente non all'altezza del prestigio internazionale della guida.

Ecco alcune fotografie della nuova guida Lonely Planet 2017 che mostra un deciso retrofront della guida che arriva questa volta ad elogiare le numerose attrattive locali.

Un plauso al giornalista di Lonely Planet che ha saputo ascoltare i nostri "caldi" consigli per una corretta informazione turistica della  città.