Un nostro tweet del 30 Novembre ha suscitato le attenzioni del giornale nazionale "Il Foglio" che ci ha citato in un articolo in cui l'autore descriveva lo scontro twitter fra il ministro Calenda ed Emiliano e Melucci (presidente Regione Puglia e sindaco di Taranto).
Clicca qui: articolo del Foglio
Il tweet fa riferimento ad un nostro articolo "Pisciata d'Orgoglio" che descrive ad un episodio storico realmente accaduto nel 282 a.C. ad opera del tarantino Filonide
Clicca qui: Pisciata d'orgoglio: la vera storia di Filonide da Taranto
Oggetto del contendere il ricorso promosso da Emiliano-Melucci contro il DPCM riguardante la vicenda Ilva.
L'obiettivo dell'articolo è chiaro: ridicolizzare i contestatori del ministro Calenda bollandoli come "surreali antagonisti dell'industria in Puglia"
Il giornalista anonimo (l'articolo non è firmato) è forse troppo distratto dal santino del ministro Calenda appeso nel suo ufficio perchè nell'articolo sono presenti diverse imprecisioni.
E' infatti imprecisa la traduzione della frase di Melucci indirizzata a Calenda"Νίκη ἢ Θάνατος - Ἢ τὰν ἢ ἐπὶ τᾶς" che non vuol dire "O Sparta o morte" come riporta l'anonimo giornalista bensì (nella forma più estesa e storicamente corretta) "O vittoria o morte, figlio torna o con lo scudo o sopra di esso" (famoso detto spartano che le madri dicevano ai figli guerrieri per incoraggiarli ad essere valorosi in battaglia)
Totalmente cannato il nostro riferimento all'episodio della Pisciata d'orgoglio di Filonide. Secondo il giornalista la guerra con Roma sarebbe scoppiata a causa dell'episodio narrato da Tito Livio. Chi conosce la storia di Taranto sa invece che i romani avevano già deciso di muovere guerra contro la colonia spartana e lo sconfinamento di Capo Lacinio era in realtà un pretesto per dichiarare guerra.
Taranto fu si conquistata ma dopo aver vinto le prime due guerre pirriche e aver perso la terza in seguito a sanguinose battaglie.
Non è nostra intenzione entrare nel merito dello scontro fra le due parti. Il nostro intento è invece ricordare con un episodio storico come i tarantini siano abituati a trattare i conquistatori e i bugiardi.
Con simpatia invitiamo l'anonimo giornalista a fare un tour del Museo Ipogeo Spartano per ammirare le bellezze della Taranto sotterranea ma gli consigliamo comunque di non fare l'errore dell'ambiasciatore Lucio Postumio e di portarsi una toga di ricambio
Visti i precedenti non si sa mai.
Roberto Bellacicco