lunedì 21 maggio 2018

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Isola del Borgo Antico di Taranto: una nuotata fra millenni di storia

Una splendida domenica di Maggio, il sole che splende su uno dei mari più belli e rinomati del mondo. Siamo nel borgo antico di Taranto, una delle più famose località del Salento al centro di quella Puglia che ogni anni macina record di presenze turistiche.



Dopo le visite guidate al Museo Ipogeo Spartano ci concediamo il tempo per un bagno nello splendido mare di Taranto.

Fra gli scogli della battigia del versante mar grande dell'Isola del Borgo Antico è possibile scorgere qui e lì i resti del muro di cinta della città greca.

Perchè a Taranto anche il bagno è culturale, una nuotata fra millenni di storia









martedì 8 maggio 2018

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13 Maggio: "il mio viaggio" di M. Fornaro al Museo Ipogeo Spartano di Taranto

Domenica 13 Maggio 2018 presso il Museo Ipogeo Spartano di Taranto  avrà luogo la rappresentazione teatrale "Il mio viaggio" di Mimmo Fornaro. 

Ingresso ore 20.30 e inizio spettacolo ore 21 
Museo Ipogeo Spartano , C.so V. Emanuele II numero 39, Isola del Borgo Antico di Taranto

Info & Prevendite lab.mimmofornaro@gmail.com o tel:3409629310


Sinossi: 
Attraverso l'evocazione dei romanzi di don Chisciotte, Il vecchio e il mare e Moby Dick, capolavori assoluti della letteratura di tutti i tempi, si snoda questo testo che accompagna lo spettatore in un viaggio visionario e poetico di riconquistata consapevolezza.
Protagonisti qui sono i personaggi minori, i vari Sancho Panza, Manolito, Ismaele, e con loro ciascuno di noi, intimamente scossi dalla paura di fallire la vita e insieme dall'urgenza di lasciare un segno del proprio passaggio in questa esistenza per assurgere ad un'agognata eternità che appartiene alle sole figure di prima grandezza dei già consacrati protagonisti.
Tramite le avventure ciascuno ha la possibilità di vincere la morte e l'oblio, dilatare la percezione della vita e renderla straordinaria.
Tali avventure trovano significato non tanto nel momento di soddisfazione finale, di acquisita conquista quanto piuttosto nell'intero viaggio incontro all'obiettivo, al sogno vagheggiato.
Per questo motivo a un passo dall'impresa talvolta si è preda dello smarrimento che a raggiungere, toccare un sogno e finirlo la vita stessa perda di significato, si scorpori di contenuto. di qui quasi la speranza di mancarlo per poter continuare ad inseguirlo mantenendo vitale insieme all'obiettivo il proprio tempo.
Neanche per questo motivo non è dato di fermarsi, paghi, una volta realizzato un sogno, ma trovati nuovi spunti, nuovi colori, nuove sfide cui andare alla conquista e alla scoperta, è necessario partire ancora come già fece Odisseo.
Un inno alla vita, un inno ad immergersi nella bellezza di questo momento presente e goderne appieno
un racconto che procede per immagini dipinte ora con rara e delicata freschezza ora con virile impeto fino al finale travolgente di grandezza e tuono epici.
un autore, Mimmo Fornaro, che conosce e scandaglia l'animo umano e con rispetto e umanità ne restituisce dignitosamente debolezze fragilità nobilitandole in assoluto.
Il mare sullo sfondo è protagonista.
il mare come il grembo di una donna accoglie, ispira e popola la storia di personaggi che si elevano nel mito.
Il mare ora è quello di cartapesta delle favole che hanno negli occhi i bambini con onde panciute di riccioli barocchi, ora vasca d'acqua impenetrabile là dove tutto nasce e si crea che accompagna a una nuova e visionaria consapevolezza di ciò che è realmente la vita
un viaggio alla ricerca di se stessi puntellato di sogni, fissi all'orizzonte come una costellazione che aiuta il marinaio a mantenere o ritrovare la rotta
La musica è quella di un cantastorie piscatorio e insieme contrappunto sanguigno alle immagini rappresentate ed evocate, il canto dell'anima che si stringe in un rimpianto fuori dal corpo e vorrebbe cambiare il corso di una vita che forse ancora non è scritta e ancora forse non è perduta.

giovedì 3 maggio 2018

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Museo Spartano: iniziati i lavori di ripristino delle ceramiche di Casa della Marchesa



Sono iniziati da pochi giorni i lavori di ripristino delle mattonelle in ceramica di Vietri di Casa della Marchesa de Beaumont, una delle poche testimonianze visibili della nobiltà del '600 tarantino

I mattoni sono stati rubati l'anno scorso e recuperati in seguito all'intervento della Polizia di Stato che ha riconsegnato le preziose maioliche alla dimora nobiliare.





L'intervento di ripristino è complesso perchè bisogna rispettare l'estetica decorativa e molte mattonelle sono state rotte durante il furto.

La famiglia Bellacicco, proprietaria della dimora visitabile durante il tour del museo spartano, conta di riconsegnare l'antico palazzo in tutto il suo splendore prima dell'inizio dell'estate per consentire a turisti e visitatori di visitare una delle perle dell'Isola del Borgo Antico di Taranto