venerdì 30 ottobre 2015

  |  No comments  |  

31 10 15 ore 22 riprodurremo le antiche frequenze nel museo spartano ipogeo

Fra neuroscienza, frequenze ed antichi riti nel museo spartano di Taranto



 
AMIGDALA: nucleo di sostanza grigia alla base del cervello, appartenente al sistema limbico: sono due, uno per emisfero.
È una struttura ovoidale situata del lobo temporale in continuità con il putamen, dietro alla coda del nucleo caudato
L’amigdala è un’area del cervello, grande in media come una mandorla, da tempo ritenuta importante nei processi emotivi e coinvolta anche in una forma particolare di memoria che è quella emozionale. In uno studio dell’Università della California ha rivelato che diversi lati dell’amigdala immaganizzano ricordi di esperienze ad alto tasso di emotività.
L’amigdala in pratica fornisce a ogni stimolo il livello ottimale di attenzione, lo arricchisce di emozioni e, infine, lo immagazzina sotto forma di ricordo.

Fonti:
Reutens DC et al. The amygdala : Insights from temporal lobe Ann Neurol. 2004 Jan;55(1):87-96
Shinnick-Gallagher P et al. NMDA currents and receptor protein are downregulated in the amygdala during maintenance of fear memory. J Neurosci. 2003 Nov 12;23(32):10283-91.
Cahill L. Sex- and hemisphere-related influences on the neurobiology of emotionally influenced memory. Prog Neuropsychopharmacol Biol Psychiatry. 2003 Dec;27(8):1235-41.


 I templi antichi modificano la mente usando il suono
     Molto tempo fa i discorsi straordinari di Edgar Cayce dissero che i popoli antichi usavano onde sonore per risvegliare “il sé più sottile” e per aprire un canale di comunicazione verso e dal sé interiore (707-1). La sua fonte insegnò che “l’unione dello scopo dell’IO SONO dell’individuo per la glorificazione di quell’energia creativa nel sé che può tenere tutto il corpo … all’interno del suono come varia da quello più alto al più basso degli incantesimi nell’intimo; facendo seguito a ciò che conosci nel tuo stesso presente come ai-i-o-u-i-ai-um.” (275-43) I canti e il cantare erano mezzi potenti usati dagli antichi cercatori spirituali su questo pianeta. Ora la ricerca scientifica fornisce prove concrete del fatto che le antiche strutture monumentali su tutto il nostro pianeta abbiano una caratteristica peculiare comune: furono progettate intenzionalmente per condurre e manipolare il suono al fine di modificare la percezione sensoria nella mente umana, come viene riferito nel numero di Marzo 2012 del Popular Archeology Magazine.
     Nel massiccio complesso in pietra, vecchio di 6000 anni, dell’Ipogeo di Hal Saflieni sull’isola di Malta, i suoni rimbombanti in questo tempio sotterraneo creano uno schema di frequenze acustiche che altera la mente umana. Usando l’EEG su persone sane normali, il suono nell’antica camera generava uno schema di 110 Hz. Quando questo schema acustico attraversava la corteccia prefrontale dei partecipanti, faceva sì che la loro mente si spostasse dall’attività cerebrale dell’emisfero sinistro all’attività dell’emisfero destro! Stranamente lo spostamento mentale non avveniva a 90 Hz o 130 Hz. L’intervallo di frequenza da 110 a 111 Hz faceva mutare il cervello umano. Lo spostamento era così forte che il centro linguistico nell’emisfero sinistro del cervello cessava la sua attività!
     La ricerca di Roger W. Sperry, premio Nobel per la medicina nel 1981, dimostrò che il “cervello sinistro” è più logico, analitico ed oggettivo, mentre il “cervello destro” è più intuitivo, cogitabondo e soggettivo. Secondo la teoria, la parte destra del cervello è al meglio nei compiti espressivi e creativi. Alcune capacità comunemente associate con l’emisfero destro del cervello comprendono: riconoscere le facce, esprimere emozioni, leggere le emozioni, colori, immagini, musica, intuizione e creatività. L’emisfero sinistro del cervello è descritto come migliore in linguaggio, logica, pensiero critico, numeri e ragionamento.
     L’università di Princeton condusse una ricerca sull’antico megalite di Newgrange in Irlanda e sul tumulo di Wayland’s Smithy in Inghilterra. Entrambi i siti generavano risonanza prolungata o un’”onda stazionaria” in un intervallo di frequenza fra 90 Hz e 120 Hz. Quando questo accade, quello che udiamo diventa distorto, innaturale. L’esatta tonalità per questo comportamento varia con le dimensioni della stanza e il tipo di pietra.
     Questa ricerca sta ottenendo attenzione fra gli scienziati e viene definita “archeoacustica”.
     Sugli altopiani centrali del Perù, il complesso vecchio di 3000 anni a Chavìn de Huàntar ha degli effetti acustici simili sul cervello umano. Gli scienziati hanno scoperto prove acustiche per la trasmissione sonora selettiva fra il monolite Lanzon del sito e la Plaza Circular: un sistema a filtro acustico architettonico che favorisce frequenze acustiche del Chavìn pututus [trombe di conchiglia] e della voce umana.” Non sono del tutto comprese le ragioni per questa configurazione acustica, ma gli studi dell’università di Stanford con partecipanti umani sull’antico luogo archeologico indicano che i suoni alterano la percezione umana.
     Persino il più vecchio complesso di templi scoperto su questo pianeta che risale all’11.000 a.C., Gobekli Tepe nel sud della Turchia, ha una colonna in forma umana con simboli inspiegati intorno all’area della gola. Quando si colpisce questa colonna con il palmo della mano, essa canta e la fascia di frequenza e la risonanza sostenuta (o “onda stazionaria”) influiscono sulle funzioni del cervello umano di chi si trova a portata d’orecchio.
     E’ sbalorditivo il fatto che antiche strutture a tanta distanza l’una dall’altra abbiano tali caratteristiche comuni e siano state costruite intenzionalmente per generare un suono che modifica la mente.
     E’ inoltre interessante il fatto che l’onda di 110 Hz e il suono risonante possano essere generati da una voce maschile bassa che canti in una di queste camere acustiche. Proprio come Cayce spiegò al sig. 275: “… all’interno del suono come varia dagli incantesimi più alti a quelli più bassi nel tuo intimo; seguendo ciò che conosci nel tuo stesso presente come ai-i-o-u-i-ai-um.” (275-43)
     Chi è stato nella Grande Galleria della Grande Piramide e ha sentito cantare le voci unite di 50 persone ha sperimentato gli effetti emozionanti dei canti nelle camere antiche. Però è ancora più emozionante essere incarnati, come Cayce diceva, “nel tempio del Dio vivente”, il nostro corpo fisico. Segue una delle sue meditazioni guidate con incantesimo che più toccano l’anima:
     “Pulite il corpo con acqua pulita. State seduti o sdraiati in una posizione confortevole, senza vestiti stretti intorno al corpo. Inspirate dalla narice destra per tre volte ed esalate dalla bocca. Inspirate tre volte dalla narice sinistra ed espirate da quella destra. Poi, con l’aiuto di musica bassa o l’incantesimo di ciò che porta il sé più in profondità – sempre di più – a vedere, percepire, sperimentare quell’immagine nelle forze creatrici dell’amore, entrate nel Sancta Sanctorum. Quando il sé sente o sperimenta che questo si innalza, vedete come si diffonde attraverso l’occhio interiore (non l’occhio carnale) verso ciò che porterà la comprensione maggiore per affrontare ogni condizione nell’esperienza del corpo. Poi ascoltate la musica che viene prodotta quando ogni centro del vostro stesso corpo risponde a quella nuova forza creativa che, via via che vi entrerete, permetterà al sé di rinnovare tutto ciò che è necessario – in Lui.” (281-13)
     Cayce insegnava non solo a cantare, ma anche a permettere che il suono assumesse la sua “forma” nello spirito di colore, armonia ed emozioni intime: “Qualcosa nel profondo dell’entità che è percepito come se fosse mosso non solo dal ritmo di un canto, ma come se potesse assumere la sua forma – non dagli elementi naturali, bensì lo spirito di colore, di armonia, di quelle cose che influenzano le emozioni dell’uomo interiore, piuttosto che dell’uomo esteriore.” (812-1)
http://www.edgarcayce.it/media/templiantichi.htm

0 commenti:

Posta un commento