martedì 25 agosto 2015

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Il Museo Ipogeo Spartano di Taranto non è solo Spartano

Questo post vuole chiarire un concetto che potrà sembrare scontato a visitatori e turisti ma che è necessario sottolineare a causa del solito dormiente neurone tarantino

Il Museo Spartano di Taranto non è solo SPARTANO nel senso che non è una struttura mono-tematica.
Anzi la possibilità di poter osservare tracce storiche di varie epoche dal VIII sec. a.C al XVII sec è uno dei motivi del suo successo agli occhi dei visitatori.

Non a caso coloro che criticano le attività del museo non hanno mai visitato la struttura che lo accoglie e non hanno mai partecipato alle nostre visite guidate.

Il museo è accolto nell'ipogeo del palazzo nobiliare de Beaumont Bonelli (XVII sec)

Chi ha realmente visitato la struttura sa che in essa è possibile osservare:
-i banchi di cavaggio in calcarenite, i blocchi greci e i resti di un asse viario greco
- i resti di una probabile struttura idrica romana
-L'opus incertum medievale presente in ogni sala e i coevi archi con annesso pozzo
-Il tunnel che arriva direttamente sul livello del mare  di periodo tardomedievale
- Le complesse strutture idriche, i pozzi, la triarcata di ingresso e la sovrastruttura a botte databile intorno al XVII secolo data di costruzione del sovrastante palazzo nobiliare

A tutto questo dobbiamo aggiungere la visita alla Casa Nobiliare della Marchesa de Beaumont Bonelli che dimostra la nobiltà dei palazzi del XVII sec tarantino con affreschi e pavimenti in maiolica originali
Sia l'ipogeo che la casa della marchesa sono stati recuperati, restaurati ed aperti alle visite guidate nel 2004 dai suoi attuali proprietari (famiglia Bellacicco) senza alcun finanziamento pubblico o privato. Gli stessi hanno fondato nel 2003 l'associazione culturale Filonide

L'opera di restauro e di valorizzazione dei due manufatti ha fatto si che il palazzo (Casa e Ipogeo) ricevesse nel 2007 il riconoscimento da parte del Mibact mediante apposizione di espositore all'ingresso. L'ipogeo è stato inoltre oggetto di tesi di laurea negli Stati Uniti e in Italia.

A conclusione di tale lavoro di recupero l'associazione Filonide ha pubblicato un libro (“Il Mistero della Marchesa – riscoperta di palazzo de Beaumont Bonelli) nel quale ci sono tutti gli studi geologici, archeologici e storici condotti dai prof Mastronuzzi, De Vitis e Chirico

Ma allora perchè lo avete chiamato Museo Spartano?
Ci siamo rifatti alla fondazione di Taranto e al periodo più antico visibile all'interno della nostra struttura. Avremmo potuto chiamarlo anche “Museo del medioevo” o “Museo del XVII sec tarantino”.
All'interno della struttura si ha modo di divulgare l'intera millenaria storia di Taranto partendo dalla sua fondazione fino al 900. La “passeggiata temporale” nella storia della nostra città è esattamente il motivo di interesse da parte dei nostri visitatori

La struttura ipogea presenta poi dal 2015 una esposizione artistica moderna e riproduzioni storiche che supportano l'attività di divulgazione delle visite guidate.
Ma sono le strutture murarie storiche il vero pezzo forte della struttura.

Perchè il Museo suscita strani pruriti su alcune pagine facebook di tarantini?
Taluni tarantini (in realtà una piccolissima minoranza) ignorano o attaccano il Museo per motivi ideologici non legati alla struttura in sé ma in relazione al legame Taranto-Sparta non condiviso. Bisogna dunque distruggere il Museo non in quanto tale ma in quanto spartano.

Tali motivi ideologici dipendono da dove tira la brezza.
-Se tira da ponente gli spartani sono considerati fascisti. Secondo una correlazione tutt'ora non spiegata
-Se tira da levante gli spartani sono considerati pagani, guerrafondai, rozzi, brutti e puzzolenti. Taluni parlano di omini verdi trinarciuti con quattro antenne.

Inutile dire che siamo impossibilitati a commentare tali brezze. Come ass Filonide ci occupiamo di cose serie ed importanti. Ovvero di monsoni, di trombe d'aria e di grandi correnti mondiali.

L'insofferenza ideologica contro il Museo spartano si spinge fino a commentare con recensioni false la pagina tripadvisor del museo nella speranza di farlo scendere nelle classifiche locali e nazionali. Tali intenzioni, tra l'altro cripticamente rese pubbliche su alcune pagine fb , sono state debitamente segnalate a tripadvisor che ha avviato il monitoraggio di ogni recensione anche con il controllo dell'IP con il metodo della verifica territoriale.

L'attacco via web al museo spartano è dannoso per la città perchè fa calare nelle classifiche una struttura di Taranto che in 4 mesi ha raggiunto la posizione 26 nella pagina della Puglia. Ma chiedere un atto di comune collaborazione è cosa impossibile a Taranto.

Il museo ha in passato raccolto consensi unanimi quanto era ipogeo de beaumont bonelli. Alcuni degli attuali detrattori hanno collaborato con noi e sono stati da noi ospitati per varie manifestazioni culturali/artistiche/musicali. Poi con il cambio di nome la musica è cambiata.

Ma è cambiato solo il nome. La struttura, le attività e le visite sono identiche a quelle di dieci anni fa. Chi ci segue dal 2004 questo lo sa molto bene.

Quindi colpevole perché spartano . 

La rivalutazione e rigenerazione del Borgo Antico da parte dei privati dunque va bene solo quando resta teoria. Se inizia a diventare concreta e reale deve essere attaccata e distrutta. 

Buffo pensare che se avessimo chiamato il Museo con nomi improbabili del tipo “Cinese” o “degli asteroidi” probabilmente non ci sarebbero stati tutti questi pruriti.

Taluni non sopportano la definizione di Museo.
Rimandiamo il lettore  ad approfondire su apposita bibliografia la generica definizione di Museo e la differenza fra Museo Archeologico, Museo Storico, Museo all'aperto, Museo tematico etc.

Tutte queste precisazioni sono francamente scoraggianti. Ma chi opera nel mondo dell'associazionismo a Taranto deve fare il callo a queste cose. 

Quindi di cosa si occupa l'Ass Filonide e il Museo Spartano?
La spartanità del museo è solo l'inizio per poter  poi divulgare l'intera storia di Taranto.

E' legittimo non essere d'accordo sulla spartanità di Taranto. Non lo è invece attaccare inutilmente il lavoro degli altri.

A tal proposito è bene ricordare la missione dell'ass Filonide

Ci occupiamo di cose semplici e concrete ovvero
-Valorizzazione di Taranto e del suo Borgo Antico mediante le visite guidate al Museo
-Studio e diffusione della storia e della cultura di Taranto
- Promozione dell'immagine della città via web con finalità turistica

L'ass. Filonide non si occupa di piani urbanistici, di arredo urbano, di modificazioni delle rotte degli uccelli migratori e del raddrizzamento dell'asse terrestre
Se non siete d'accordo sulle modificazioni delle rotte degli uccelli migratori bussate ad altre porte.

Crediamo di aver negli anni contribuito al boom di visitatori nel Borgo Antico di Taranto mediante le nostre costanti e concrete attività quotidiane fornendo ai visitatori un motivo in più per recarsi e soggiornare a Taranto. 
Non saremo certamente all'altezza del Castello o del MarTa né vogliamo esserlo. 
Ma siamo al tempo stesso una delle più importanti realtà attrattive del nostro centro storico come altre attività operanti quotidianamente nella divulgazione culturale

Negarlo per motivi ideologici è da stupidi. E la stupidità attualmente non serve alla città.

Ma noi vogliamo criticarvi a tutti i costi. Su cosa possiamo farlo?
-Perchè siamo brutti, cattivi e antipatici

-Perchè parlare di Borgo Antico (e non città vecchia), di Taranto salentina, di Ex Convento di San Francesco (e non di caserma rossarol), di resti del tempio dorico invece di generiche colonne doriche è culturalmente anticonformista.

-Perchè siamo stati i primi a scommettere nel 2004 nel Borgo Antico e a rivalorizzare un ipogeo nel periodo in cui veniva definito “scantinato a taranto vecchia”

-Perchè non amiamo cedere all'imperante luogo comune di denigrare la città.

-Perchè siamo riusciti a creare un motore di attrazione che richiama turisti e visitatori da fuori città. Che poi lo facciano perché siamo spartani o perché interessati al tunnel per il mare non lo consideriamo importante. Consideriamo importante invece il risultato concreto. Il quale potrebbe essere moltiplicato per 100.000 se ci fosse un coordinamento leale e onesto fra associazioni, privati e pubblica amministrazione. 


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