Presentazione della manifestazione "Sparta e Taranto, il ritorno dell'armonia" presso il Museo spartano di Taranto. Sabato 14 aprile ore 19. Ingresso libero
SPARTA E
TARANTO: IL RITORNO DELL’ARMONIA, CONFERENZA DI PIERPAOLO DE GIORGI
Sabato 14
aprile alle 19,00 la città di Taranto ospita un evento di particolare
significato nell’Ipogeo Spartano della città vecchia. L’evento è stato
organizzato da Saverio De Florio e dalle associazioni “Terra della Magna
Grecia” e “Nereidi di Taranto Neopolites”, dalla Comunità Ellenica di Taranto e
dal Museo Spartano. Il filosofo ed etnomusicologo Pierpaolo De Giorgi,
l’esperto di tarantismo che per primo ha riportato l’antica pizzica pizzica all’attenzione
internazionale, terrà una conferenza dal titolo “Sparta e Taranto: il ritorno
dell’Armonia”, durante la quale mostrerà la grande importanza delle tradizioni
popolari della “musica che guarisce” e del pensiero da cui prendono origine,
quello dell’antica Sparta del VII e VI sec. a.C. e quello della Taranto del
V-IV sec. a.C. Per una vasta serie di motivi, Taranto conserva alcuni segreti
di grande rilevanza per la storia dell’uomo, che è della massima urgenza portare
alla luce. Si tratta di segreti che convergono intorno un pensiero dell’Armonia
o “pensiero armonico” risalente al periodo in cui la polis è la gloriosa capitale della Magna Grecia, e per questo è in
grado di raccordare una mentalità comune in tutto il territorio dell’Italia
centromeridionale e nella madre patria ellenica, che culmina in personalità
eccellenti come quella di Archita ma che è una risorsa collettiva. La novità
degli ultimi vent’anni, portata dagli studi e dai volumi di De Giorgi, è che, attraverso
una corretta esegesi storica, estetica, archeologica, iconografica e filosofica
e attraverso l’esame accurato e comparativo di tradizioni popolari di primo
livello, come il tarantismo e la Sacra Rappresentazione, possiamo ritornare
all’autentico pensiero dell’Armonia. Da più di
settecento anni ricercatori di ogni genere, medici, studiosi e viaggiatori
cercano di svelare il mistero del tarantismo e della relativa musica, impiegata
sistematicamente come efficace terapia. Per secoli i tarantati di una vasta
zona della Puglia, ossia coloro che si ritengono morsicati dall’animale mitico
e simbolico detto taranta, ricorrono
con successo alla “iatromusica”, la “musica che guarisce” e alla relativa
danza, vale a dire alla tarantella arcaica detta pizzica pizzica. E a Taranto e a Brindisi nel Seicento, misteriosamente,
si fanno cullare dal beccheggio delle barche durante la terapia musicale. I
ricercatori forniscono interpretazioni di ogni genere, spesso erronee, sviati
dalla natura mitica e immaginifica di questo rito, che presenta caratteri di
grande interesse culturale, medico, antropologico, religioso, etnomusicologico,
filosofico ed estetico. Ma quasi sempre l’esuberante tarantella arcaica, dal
nome tradizionale duplice pizzica pizzica,
non viene valutata dai commentatori per ciò che essa è effettivamente, un’arte
collettiva. E invece quest’arte collettiva possiede stilemi e funzioni di alto
livello ed è molto simile alla mousiké
techne, ossia all’arte delle Muse ellenica, altamente educativa e
terapeutica, in gran conto a Sparta a partire dal VII sec. a.C. e ad Atene a
partire dal VI sec. a.C.
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