Oltre all'inevitabile danno culturale, storico e sociale derivante dalla chiusura della soprintendenza di Taranto rimarchiamo anche lo spreco di denaro pubblico.
La direzione regionale archeologica ha infatti speso 3,7 milioni di euro per la ristrutturazione (in corso) della sede del convento di S. Antonio della Sopritendenza di Taranto.
Con tutte queste risorse pubbliche spese ora il ministero vuole chiudere la Soprintendenza di Taranto.
Forse la Corte dei Conti avrà qualcosa da approfondire.
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