venerdì 22 gennaio 2016

  |  No comments  |  

Cancellata la Soprintendenza di Taranto: la presa per il culo del ministro Franceschini


Nel 2014 il ministro Dario Franceschini durante una visita al Museo Nazionale Archeologico  disse solennemente che Taranto doveva puntare su cultura, beni culturali e sulla propria storia millenaria


Oggi, dopo due anni, la riforma delle soprintendenze archeologiche voluta dal ministro elimina la soprintendenza di Taranto e assegna a quella di Lecce le competenze sull'intero Salento (province di Taranto, Brindisi e Lecce)


Quelle solenne parole di Franceschini, alla luce dei fatti concreti, possono oggi essere definite non  "propaganda elettorale" bensì  vera e propria "presa per il culo"

Di "presa per il culo" si tratta perchè il buon ministro sa che alla città che si è fatta scippare Aeroporto, Autorità portuale unica della Puglia, Banca di Italia e Corte di appello si può togliere qualsiasi cosa.

Sarebbe offensivo per il lettore illustrare le numerose ragioni che avrebbero dovuto portare il ministero a non cancellare la soprintendenza di Taranto.

Taranto è la prima città del Salento, seconda della Puglia, terza dell'Italia del Sud peninsulare, è una delle più antiche città d'Italia, è uno dei più grandi parchi archeologici a cielo aperto d'Europa, è sede del principale congresso della Magna Grecia del mondo ed è sede di uno dei 20 musei più importanti di Italia. 

Inutile ribadire le competenze maturate dal mondo accademico archeologico tarantino nel corso di quasi un secolo. Sarebbe una offesa nei confronti degli operatori archeologici.  

Esattamente come quella che ha fatto il ministero.


L'autorevolezza della classe politica tarantina, che raramente vola più in alto di una talpa cieca, è tale che non ci meraviglieremmo di  leggere nei giornali: "Golfo di Taranto spostato a Bari. Franceschini inaugura il golfo di Bari





0 commenti:

Posta un commento