giovedì 23 aprile 2015

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Saffo








MALE D’AMORE

Saffo, frr. 47, 48, 130, 31

• Eros mi ha squassato il cuore, come vento che si abbatte sulle querce dei monti.

• Sei giunta, e hai fatto bene: io ti desideravo. Al mio cuore, che arde di passione, hai dato refrigerio.

• Eros che scioglie le membra di nuovo mi abbatte, dolceamara creatura irresistibile.

• Mi sembra simile a un dio quell’uomo che siede di fronte a te e da vicino ti ascolta mentre tu dolcemente gli parli e amabilmente sorridi. E questo mi fa sobbalzare il cuore in petto. Appena ti vedo subito non posso più parlare, la lingua si spezza, un sottile fuoco mi scorre sotto la pelle, mi si appanna la vista, rombano le orecchie, un sudore freddo mi pervade e un tremito tutta mi scuote: sono più verde dell’erba, e poco lontana mi sento dall’esser morta. Ma tutto si può sopportare…

La sintomatologia d’amore espressa da Saffo, l’unica poetessa donna in un mondo di uomini. Nata a Ereso nell’isola di Lesbo intorno al 630 a.c. riesce ad avere un ruolo importante nel contesto socioculturale in cui è inserita. Una figura anche legata all’omosessualità femminile era, infatti, alla guida di un Tiaso, un collegio femminile in cui si adorava Afrodite e dove le ragazze delle famiglie aristocratiche più importanti venivano formate attraverso la poesia, la danza e alle arti femminili alla vita matrimoniale. Non mancavano le pratiche omosessuali per sviluppare una certa sensibilità affettiva.
I frammenti riportati parlano del sentimento d’amore e dei sintomi che esso provoca nell’innamorato, istruisce alla conoscenza della gelosia ma secondo gli studiosi non è autobiografico, sono canti dedicati ad Afrodite rivolti alle ragazze del Tiaso come insegnamento.

di Eleonora Massafra

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